mercoledì 8 maggio 2013

carissimo collega,
ti chiedo di votare la lista "RIODINIAMO" alle prossime elezioni al consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti che si terranno il prossimo 19 maggio a napoli dalle ore 10 alle 18 alla mostra d'oltremare. sono certo che tra le tue preferenze ci sarà spazio anche per me.
Si vota domenica 19 maggio dalle ore 10 alle 18 – Mostra d’Oltremare Napoli

Riordiniamo
ORDINE REGIONALE CAMPANIA
(scrivere sulla scheda elettorale cognome e nome)


- COLIMORO VINCENZO (Enzo)
- CAVALLO RENATO
- FONDI GIOVANNI (Vanni)
- LICCIARDI LUCIA
- MANZO ANTONIO
- PETINO PIERPAOLO


REVISORI DEI CONTI ORDINE REGIONALE CAMPANIA
(scrivere sulla scheda elettorale cognome e nome)


- NOTARBARTOLO IKI
- MAROLDA FRANCESCO


CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE GIORNALISTI
(scrivere sulla scheda elettorale cognome e nome)


- CAPORASO GIUSEPPE (Peppe)
- CURZIO MARCELLO
- RUSSO ROBERTO
- ZACCARIA LINO

giovedì 27 settembre 2012

Bella domanda...

Pubblichiamo volentieri. E poi dibattito... Se volete.

E adesso le pulci a “Iustitia” chi le fa?

Posted by gaetanodimatteo

E adesso le pulci a Iustitia, il sito che racconta il retrobottega del giornalismo campano e mette in risalto gli strafalcioni dei giornalisti che scrivono per le maggiori testate regionali e nazionali, chi le fa? Sì perché io sono uno di quelli oltraggiati oltremodo da un sito che, a quanto pare, raccoglie gli interventi dei frustrati giornalisti locali i quali, invece di pensare a far meglio il proprio, servile, lavoro passano le proprie giornate (e serate soprattutto) a mettere in moto vere e proprie macchine del fango. Ma andiamo con ordine. Su Iustitia di questo mese esce un trafiletto nel quale sostanzialmente si dice ”che io avrei fatto rivoltare nella tomba Indro Montanelli perché, nel fondo di prima pagina del Mattino del 9 settembre scorso riguardante la questione del presidente del consiglio sommese Carmine Di Sarno, ho scritto nell’incipit del pezzo “Faccetta nera piccola abbissina”. Secondo la critica mossami da Iustitia io sarei ignorante perché l’abbissina sarebbe “bella” e non “piccola”. A firmare il trafiletto tal Gino Palumbo, probabilmente uno pseudonimo, dietro il quale si nasconderebbe la faccia dell’imbecille che ha costruito questo castello di stupidaggini. Un lettore poco attento infatti potrebbe anche prendere sul serio questa porcata, ma visto che io non sono così fesso né quando scrivo e tantomeno quando leggo faccio notare a questo signore (o signorotta che si è presa la briga di confezionare la boutade), abbastanza ignorante, che in “Faccetta Nera” c’è questa strofa: “Faccetta nera, piccola abissina,ti porteremo a Roma, liberata. Dal sole nostro tu sarai baciata,Sarai in Camicia Nera pure tu”. Smentito il fango da salotto gettatomi addosso ci sono alcune riflessioni che da fare. Iustitia in genere, con una certa ironia, pizzica i giornalisti che scrivono cose piuttosto assurde (sbagliano i politici, gli attaccanti sotto porta, i medici, non vedo perché non debbano sbagliare i giornalisti). Questo atteggiamento è piuttosto simpatico ed apprezzabile (immaginate la pubblicità che mi stanno facendo) tanto che io non mi scandalizzo di fronte al fatto che mi abbiano citato. Quello che invece mi ustiona riguarda l’atteggiamento utilizzato in questa zozza ed antipatica vicenda. Immaginiamo che non ci fosse davvero stata la strofa con dentro “piccola abbissina”, ma è normale che si speri nella “morte giornalistica” (il nostro infatti si augura che io non scriva più per il Mattino) di chi ha commesso l’erroruccio? Credo di no. E dunque devo pensare che è tutta una messa in scena di gente cattiva, ipocrita ed invidiosa. Gente che potrebbe spendere il proprio tempo e la propria (presunta) intelligenza per lavorare ad una categoria, quella giornalistica, sempre più precaria e sempre più disperatamente piegata di fronte ad un potere sempre più arrogante. Invece no, si preferisce mettere in piedi teatrini squallidi nei quali mettere alla gogna chi tenta di fare onestamente un lavoro. Roba deplorevole, da quattro soldi che non fa i conti con la “Iustitia” che esiste a questo mondo. State tranquilli però, Montanelli non si è rivoltato nella tomba. Dorme sonni tranquilli e si gratta la testa in segno di disagio nel vedere questi presunti giornalisti fare inutili piroette per screditare i propri colleghi. Mettetevi piuttosto, per dirla sempre alla Montanelli, a lavorare per servire il vostro vero padrone: il lettore.

giovedì 30 giugno 2011

Da Lucarelli speculazioni sui veri disoccupati Campani

Il sempre silente presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti, Ottavio Lucarelli, in una improvvida dichiarazione, a fini elettorali interni, critica l’intesa raggiunta tra l’Assostampa napoletana e l’assessore regionale al Lavoro Nappi su un programma a favore dell’assunzione e la stabilizzazione dei colleghi nelle redazioni.
Accordo sottoscritto da tutte le parti sociali della Campania nessuna esclusa. E questo pure vorrà dire qualcosa
Un intervento - a gamba tesa - che nasconde tutto il nervosismo del Presidente dell’Ordine regionale, che vede il Sindacato essere fattivamente a fianco dei colleghi a fronte di un organismo – l’Ordine – che risulta sempre più avulso e scarsamente utile. Salvando l’impegno di pochi.
Alla assemblea dell’Alabardieri, per chi vi ha partecipato, c’è stato un utile confronto e un dibattito su quanto si è fatto è ancora c’è da fare.
A questa riunione c’erano prestigiosi rappresentanti dell’Ordine, con i quali Lucarelli avrebbe fatto bene a confrontarsi. Ma non è questo il suo costume, evidentemente.
Si apre quindi una questione di politica sindacale forte in Campania, tra chi lavora per rendere ottimali i percorsi professionali dei colleghi e chi invece punta al facile populismo. Nella logica del tanto peggio tanto meglio.
Solo che il gioco è troppo letto. I colleghi sanzioneranno con il voto questi finti rivoluzionari di professione che giocano con le speranze e i sogni dei disoccupati.
Quelli veri però.
Quanto alle proteste di uno sparuto gruppetto di autonominatesi precari, molto simile alle liste dei disoccupati che girano indisturbati per la Città di Napoli, ricordiamo che la rappresentanza è un esercizio quotidiano che va fatto nei luoghi di lavoro e nelle urne.
Il resto è solo fuffa.
Massimo Calenda, consigliere nazionale Fnsi

mercoledì 12 gennaio 2011

XXVI CONGRESSO NAZIONALE FNSI - MOZIONE UFFICI STAMPA

Pubblichiamo, di seguito, la mozione "Uffici Stampa", elaborata da Antonio d'Errico, che ha trovato l'unanime consenso della delegazione campana, e raccolto il sostegno di altri settanta colleghi delegati, presentata da poco al XXVI congresso nazionale della FNSI che si sta svolgendo a Bergamo.

====================================================================================
MOZIONE UFFICI STAMPA
Premesso che:
• A distanza di oltre dieci anni dall’entrata in vigore della legge 150/2000 e del relativo regolamento attuativo, nella Pubblica Amministrazione, negli Enti non profit e nelle strutture private, i giornalisti, purtroppo, continuano a vivere una realtà eccessivamente dipendente dalla discrezionalità e dalla sensibilità dei vertici delle istituzioni;
Preso atto che:
• La F.N.S.I. non è riuscita in questi anni a svolgere un ruolo fondamentale in difesa dei tanti colleghi del settore, non essendo quasi mai determinante o incisiva nelle sempre più numerose controversie che hanno visto coinvolto colleghi impegnati negli uffici stampa che hanno pagato di persona il loro impegno quotidiano senza che di là delle puntuali espressioni di solidarietà di questo o quel rappresentante sindacale, nulla si sia ottenuto;
Visto:
• Il contributo che i giornalisti impegnati negli uffici stampa di tutta Italia, siano essi Enti pubblici o privati, hanno dato tutte le volte che sono stati chiamati in causa dai vertici della F.N.S.I., con adesione compatta e convinta alle azioni di lotta e alle giornate di sciopero proclamate;
• Il sostegno concreto che il pagamento da parte dei giornalisti degli uffici stampa dei contributi previdenziali ha rappresentato e rappresenta per le casse dell’INPGI;
Considerato che:
• Nessun passo avanti concreto è stato fatto in questa vertenza come dimostrato dalle poche parole di circostanza inserite nelle relazioni di preparazione a questo congresso;
Riaffermato che:
• Con azioni determinate, e non a chiacchiere, va riconosciuta la piena autonomia e dignità professionale alle migliaia di giornalisti che lavorano negli uffici stampa;
Rilevato che:
• Quotidianamente i giornalisti che lavorano negli uffici stampa della pubblica amministrazione sono oggetto di discriminazioni e condizionamenti in presenza di stravaganti interpretazioni della legge 150/2000 che ledono la loro dignità e professionalità, generando assurde situazioni;
• Non è più rinviabile la necessità d’intensificare e sostenere una forte azione sindacale a salvaguardia e a difesa dei giornalisti degli uffici stampa;
• E’ scoccata l’ora di smetterla, una volta e per sempre, con la demagogia di tutti verso i giornalisti degli uffici stampa che non sono giornalisti di “serie B”.

Tutto ciò premesso:

IL CONGRESSO
IMPEGNA IL CONSIGLIO NAZIONALE
E LA GIUNTA ESECUTIVA

1. A condividere con tutta la categoria la vertenza degli uffici stampa, dimostrando che l’applicazione della legge 150/2000 è un’esigenza di tutti i giornalisti italiani;
2. A riaffermare con forza e determinazione la necessità della presenza giornalistica all’interno della Pubblica Amministrazione, negli enti non profit e nelle strutture private. Presenza fondata su alcuni capi saldi:
a) L’iscrizione all’ordine dei giornalisti, unica garanzia di rispetto deontologica della professione e quindi dei principi d’imparzialità, di trasparenza, di obiettività e di autonomia professionale;
b) Applicazione integrale del contratto giornalistico F.N.S.I. e di tutti i suoi istituti, anche attraverso un serrato confronto con ANCI, UPI ecc., perché solo nel contratto giornalistico c’è la certezza di lavorare nel rispetto delle norme deontologiche della professione, norme che la legge 150/2000 non a caso ha voluto recepire;
c) Iniziative per ridurre il precariato con strumenti che possano agevolare l’accesso a posti di lavoro, come ad esempio l’istituzione di elenchi ai quali possono iscriversi colleghi che hanno avuto esperienze di lavoro giornalistico. L’obiettivo è quello di spingere la Pubblica Amministrazione, enti non profit e privati ad avvalersi di colleghi con un curriculum mirato;
d) Attivarsi affinché le amministrazioni pubbliche sottoscrivano documenti d’impegno per stabilire costanti percorsi di aggiornamento e di formazione e al tempo stesso siano assicurati ai colleghi quelle dotazioni strumentali ormai indispensabili per operare in un contesto sempre più multimediale;
e) Sensibilizzare il Consiglio nazionale dell’Ordine affinché siano emanate direttive uniformi a tutti i Consigli regionali per stabilire condizioni univoche che regolamentino l’accesso al praticantato;
f) Avviare urgentemente una verifica nazionale per portare alla luce eventuali situazioni illegali e risolverle.
g) Attivarsi per sbloccare la trattativa con l’ARAN, fermo restando il contratto FNSI-FIEG quello di principale riferimento.
3. Rendere operativo il Dipartimento nazionale uffici stampa, nella cui composizione priorità assoluta dovrà essere data alla presenza di colleghi che lavorano negli uffici stampa.

Bergamo, 12 gennaio 2011

martedì 11 gennaio 2011

INIZIA IL XXVI CONGRESSO DELLA FNSI

E' iniziato da poco, a Bergamo,il XXVI congresso nazionale della FNSI. La delegazione campana, dieci delegati professionali e sette delegati collaboratori, si presenta unita a questa tornata congressuale che entro sabato prossimo vedrà eletti i nuovi vertici del sindacato dei giornalisti.

venerdì 7 gennaio 2011

DALL'11 AL 14 GENNAIO 2011 XXVI CONGRESSO NAZIONALE FNSI - QUESTO BLOG SARA' AGGIORNATO QUOTIDIANAMENTE


In occasione del XXVI Congresso Nazionale Fnsi, che si terrà a Bergamo dall'11 al 14 gennaio 2011, i delegati della componente "Giornalisti per la Professione", Massimo Calenda, Antonio d'Errico (Professionali) e Daniela Spadaro (Collaboratori), cureranno quotidianamente,dalla sede del Congresso, l'aggiornamento del Blog, creando una sorta di "diario" delle attività congressuali.

martedì 30 novembre 2010

ELETTI I DELEGATI CAMPANI AL XXVI CONGRESSO NAZIONALE DELLA FNSI

Si sono svolte domenica 28 e lunedì 29 novembre 2010 le elezioni dei delegati campani al XXVI Congresso Nazionale della FNSI che si terrà a Bergamo dall’11 al 14 gennaio 2011.
Di seguito i risultati delle votazioni: LISTA GIORNALISTI PROFESSIONALI PROFESSIONISTI)“INSIEME PER IL GIORNALISMO”
votanti 152 – schede nulle 3 – schede bianche 0
Colimoro Vincenzo voti 121, Chiariello Anna Maria voti 108, Pirozzi Alfonso voti 81, Russo Giovanni (Gianni) voti 72, Coppola Gianfranco voti 69, Licciardi Lucia voti 68, Grassi Paolo Elia voti 61, Cerino Maurizio voti 59, Calenda Massimo voti 52, D’Errico Antonio voti 37.

LISTA GIORNALISTI COLLABORATORI (PUBBLICISTI)
“MOVIMENTO UNITARIO ALTERNATIVA SINDACALE LIBERA STAMPA”
votanti 304 - schede nulle 4 – schede bianche 1
Falco Domenico (Mimmo) voti 296, Campitiello Salvatore voti 294, Fiorillo Elia voti 271, De Luca Vera voti 134 , Ciaravolo Angelo voti 75, Spadaro Daniela voti 71, Fellico Mauro voti 47.

Il dato di questa tornata elettorale pre-congressuale, denota che tra i votanti, un giornalista su tre ha continuato a scegliere la nostra componente "Giornalisti per la professione", votando, tra i professionisti, Massimo Calenda e Antonio D'Errico, e tra i pubblicisti Daniela Spadaro.
I nostri delegati al Congresso della Fnsi, Massimo Calenda, Antonio D'Errico e Daniela Spadaro, si batteranno per la dignità del nostro lavoro, per i precari, i free lance, i colleghi degli uffci stampa e i disoccupati.
Un grazie a tutte le colleghe e i colleghi che ci hanno votato.