L'elezione alla segreteria nazionale di Franco Siddi e alla presidenza della Federazione nazionale della Stampa Italiana di Roberto Natale, rappresentano la raffigurazione plastica di una divisione vera e profonda tra i giornalisti italiani. La responsabilità di questa rottura va addebitata totalmente ad "Autonomia e Solidarietà", che ha rifiutato qualsiasi ipotesiunitaria, pur di privilegiare il suo apparato interno. Quello che ad occhi disattenti puo' apparire un successo, e' invece un'ulteriore sconfitta del sindacato dei giornalisti. Ad Autonomia e Solidarietà, e al suo ex presidente Serventi Longhi, va addebitata una trattativa che non ha portato ancora nessun frutto. E i successori di Serventi Longhi, Siddi e Natale, non sembrano aver preso le distanze dalle passate gestioni. Delle quali sono stati compartecipi. Si tratta ora di costruire, nella chiarezza, una posizione nazionale che contrasti "Autonomia e Solidarietà" e i suoi metodi.
Per questo invitiamo, sin d'ora, i giornalisti italiani e le componenti che non siriconoscono in questa maggioranza, a un confronto per avviare un processo che faccia della Fnsi la casa comune dei giornalisti italiani.
Massimo Calenda