lunedì 24 maggio 2010

Grazie a tutti

Cari colleghi, ho pubblicato i risultati ufficiali delle elezioni all'Ordine. Prima del commento al voto vi voglio ringraziare tutti. Sia i candidati che si sono impegnati allo spasimo in una campagna elettorale difficile, sia quanti hanno voluto premiare la nostra volontà di esserci.
Che fosse difficile lo sapevano. C'è lo siamo detti. E il risultato lo conferma. Però ci siamo anche detti che avevamo, ed abbiamo, intenzione di guardare avanti e di continuare. Quando per la prima volta ci siamo presentati al giudizio della categoria, all'elezione al congresso della Fnsi, tre anni or sono, abbiamo messo un primo tassello di un mosaico che, dati alla mano, è in crescita.
Certo non abbiamo ancora raggiunto la meta, ma ci sono tutte le premesse per farcela.
Ad ottobre abbiamo un'altra scadenza: il congresso della Federazione della Stampa. Dobbiamo impegnarci tutti per fare una lista competitiva.
Abbiamo un gruppo dirigente nuovo, che viene da una antica tradizione. Altri colleghi hanno dato e daranno la loro disponibilità ed abbiamo - questa volta - il tempo adatto per creare una lista forte.
Dobbiamo lavorare, incontrarci, creare una rete.
Qualcosa di buono lo abbiamo già ottenuto: Ottavio Lucarelli, in una nota di agenzia e in un suo commento al voto, ha dichiarato che sarà obbiettivo del prossimo consiglio " prevedere un forte ampliamento dei servizi, seminari gratuiti di aggiornamento professionale per giornalisti precari e per disoccupati, seminari gratuiti per praticanti, assistenza legale ai colleghi, la pulizia degli elenchi, la riorganizzazione dell’Ufficio".
Che è come potete vedere quando abbiamo chiesto in campagna elettorale. Si vede che le buone idee hanno le gambe lunghe.
Ad Ottavio, a Gianfranco, ad Antonello a Pino e a tutti quelli che i colleghi hanno chiamato a guidare l'Ordine per il prossimo triennio un "in bocca al lupo", non formale.
A tutti voi un rinnovato "grazie", e l'impegno a continuare nella nostra battaglia a difesa dei colleghi. Massimo Calenda

Ecco i risultati dell'elezioni all'Ordine della Campania

Ecco i risultati e gli eletti direttamente al primo turno.
*Professionisti Ordine regionale della Campania

Eletti: Ottavio Lucarelli 551, Antonello Perillo 486,
Gianfranco Coppola 440, Paolo Mainiero 428, Giuseppe De Martino
409, Rossana Russo 402,
Non eletti: Marcello Curzio 183, Cristiana Barone 76, Roberto
Aiello 46, Vittorio Dell'Uva 62, Nino Femiani 51,
Carlo Verna 3,
Vincenzo Esposito 2, Francesco Marolda 2, Rita Pennarola 1,
Eleonora Puntillo 1, Pasquale Nonno 1, Concetta Improta 1, Nando
Santonastaso 1, Roberto Russo 1.

*Revisori dei Conti

Eletti: Massimiliano Amato 445, Raffaele Riccio 411

Non eletti: Giuseppe Calo' 49, Remo D'Acierno 48, Marcello

Curzio 1, Rosanna Russo 1, Giuseppe Delle Cave 1, Raffaella
Cetta 1, Ermanno Corsi 1, Luciano Scateni 1

*Professionisti Ordine Nazionale

Eletti: Maria Chiara Aulisio 525, Antonio Sasso 465, Carlo
Verna 452, Vincenzo Esposito 381
Non eletti: Francesco Marolda 122, Armando Borriello 97,
Nicola Nigro 30, Luigi Caramiello 27,
Ottavio Lucarelli 7,
Gianfranco Coppola 6, Marcello Curzio 6, Antonello Perillo 3,
Paolo Mainiero 2, Giovanni Virnicchi 1, Ermanno Corsi 1, Luciano
Scateni 1, Cristiana Barone 1, Giuseppe De Martino 1, Gennaro
Guida 1, Gennaro Malgieri 1, Pasquale Nonno 1, Gianpaolo Longo
1, Almerico Di Meglio 1, Carmela Fimiani 1

*Pubblicisti Ordine Regionale

Eletti: Falco Domenico 1170, Albano Vincenzo Maria 1118,
Militerni Innocenzo 1079
Non eletti: Spadaro Daniela 134, Puoti Basilio 85, Scandizzo
Bartolo 74, Boccia Antonio 10,
Campitiello Salvatore 7, Orlando
Mario 7, Riccio Annamaria 3, De Tilla Maurizio 2, Fuccio
Giovanni 2, Sansoni Alessandro 2, Sparnelli Massimo 2, Marra
Ciro 2, Guida Gennaro 2, Ciaravolo Angelo 1, Di Millo Vincenzo
1, Falco Agostino 1, Marino Ernesto 1, Santonastaso Domenico 1,
Bruno Raffaele 1, Ive Massimiliano 1

*Revisori dei Conti

Eletto: Riccardo Musto 1093
Non eletti: Meo Teresa 92, Falco Domenico 5, Falco Agostino
3, Boccia Antonio 2, Amoroso Nicolino 2, Campitiello Salvatore
2, Sparnelli Massimo 1, Santangelo Gianluca 1, De Tilla Maurizio
1, Spadaro Daniela 1, Fellico Mauro 1

*Pubblicisti Ordine Nazionale

Eletti: Salvatore Campitiello 1105, Gennaro Guida 1073,
Giovanni Fuccio 1049, Annamaria Riccio 970, Armando De Rosa
968, Claudio Ciotola 956, Domenico Santonastaso 956, Maurizio De
Tilla 955, Giuseppe Riccio 950
Non eletti: Maria Tangredi 80, Alessandro Sansoni 74, Vincenzo
Di Micco 73, Ummarino Ernesto 73, Michele Faiella 73, Giuseppe
Lembo 71, Raffaele Bruno 69, Ciro Marra 68, Francesco Tassello
68, Falco Mimmo 24, Spadaro Daniela 6
, Angelo Ciaravolo 2,
Giuseppe Rocco 1, Angelo Fiorino 1, Carlo Alvano 1, Carlo
Villari 1, Francesco Maria Cervelli 1, Innocenzo Militerni 1,
Antonio Boccia 1, Franco Nappi 1, Gennaro Esposito 1, Antonio

D'Ascoli 1.

venerdì 21 maggio 2010

Appello di Vincenzo Di Micco, candidato al Consiglio Nazionale dell'Odg - Pubblicisti

Carissimi, Carissime,
siamo in attesa di una grande prova di rinnovo del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti, dei consiglieri nazionali e di altre cariche all’interno dell’Assostampa. Una vera è propria competizione elettorale si terrà domenica 23 maggio. Una tornata,questa,in cui molti giornalisti sono impegnati nella lotta per la difesa dell’informazione da alcuni anni deteriorata dall’imprenditoria senza scrupoli, dalla pubblicità, dal mercato senza confini, ma soprattutto dalla politica improvvisata, priva di valori morali e senso civico, che spesso s’infiltra nel nostro ambiente servendosi di giornalisti senza cervello, non veri, non uomini, ma manichini senza attributi, illusi dal facile e accattivante modello di guadagno, che perdono cosi la libertà di stampa, la capacità di opporsi al potere attraverso un Ordine trasversalmente compiacente. Che pena ragazzi…il mio cuore si è oscurato al punto di essermi svegliato e dire basta. Così, sono sceso in campo mettendoci la faccia:Sono candidato al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti a favore dei pubblicisti sfruttati, offesi, presi in giro da falsi ideali che mettono a repentaglio la passione per la scrittura proveniente dal cuore. Cari colleghi, carissime e dolci colleghe, mi rivolgo a voi a nome del “Movimento Giornalisti per la Professione” per chiedervi il consenso di poter operare serenamente e combattere le angherie che spesso ci tengono frenati, soffocati sotto una patina di finto perbenismo. La mia convinzione, inoltre, è quella che i pubblicisti, sempre fra la gente, a documentarsi con grande senso di responsabilità, prima di redigere la notizia, sono l’asse trainante di una macchina unica e sola, capace di alleviare i dolori all’informazione sempre in crisi. Le testate succhiano contributi dal governo, ma mai un soldo lo danno ai pubblicisti. Mentre nelle redazioni non mancano tra i professionisti, definiti tali non perché più bravi , ricordiamolo questo, ma soltanto perché assunti e ben inquadrati nell’organico a tempo pieno,che aspettano il solito fax per elaborare la notizia. Ma stiamo scherzando? la vogliamo smettere con queste pagliacciate?..... Se siamo in un epoca dove inizia a crescere la meritocrazia sui posti di lavoro, bene: E’ ora di dire basta. Questi sono alcuni degli aggravanti che vanno denunciati e resi pubblici, risanando cosi una piaga che brucia da decenni. Per poi passare a dire basta anche a quanto l’Ordine non fa nulla per farci stare bene. E cioè non cura la deontologia professionale del pubblicista, non espleta controlli rigorosi nei meccanismi di accesso all’albo per evitare iscrizioni “fasulle” ed impedire, quindi, una svalutazione del valore e del ruolo del giornalista vero, dell’uomo con le palle. Per non parlare della situazione economica del pubblicista: qui, necessita una battaglia per impedire situazioni di sfruttamento estremo. E non è tutto: necessitano i presupposti per rendere dignitosa la condizione in cui versa il precario, nei limiti di quanto previsto dalla normativa; in ultimo, ma soltanto al mio sfogo, rimane l’azione a sostegno dell'istituzione degli uffici stampa in tutti gli enti pubblici, in compiuta attuazione della legge 150/2000. Per favore, datemi la forza per andare avanti, che vinceremo. Io non vi deluderò, ve lo metto per iscritto.

Vincenzo Di Micco

Da ilmediano.it 21.05.2010 - Intervista a Daniela Spadaro - candidata al Consiglio Regionale Odg - Pubblicisti


Il 23 Maggio i giornalisti della Campania dovranno rinnovare il Consiglio regionale e quello quello nazionale. Luigi Pone, giornalista e direttore del quotidiano online ilmediano.it intervista Daniela Spadaro, del “Movimento Giornalisti per la professione”, candidata al Consiglio regionale dell'Ordine dei Giornalisti - elenco pubblicisti.


Domenica prossima (23 Maggio), i giornalisti della Campania votano per il rinnovo del Consiglio nazionale, di quello regionale e del Consiglio dei revisori. Le elezioni cadono in un momento particolare per i giornali e per chi vi lavora: la crisi dell’editoria e della carta stampata è una costante che tende al peggio mese dopo mese. Inutile dire che tra piani aziendali e ristrutturazioni organizzative chi ci sta lasciando le penne sono i giornalisti, sempre più disoccupati e con sempre meno opportunità.

Gestire questa fase, programmare interventi, motivare chi è nel vortice della precarietà, richiede non solo forza di coraggio ma anche –o soprattutto- la capacità di guardare la realtà in modo “laterale”, diverso, nuovo; perché tutto non è più come prima. La crisi, quando è forte, come quella che sta vivendo il settore in questo lungo periodo di magra, pretende rotture di vecchie prassi, e chi si candida ha il dovere di farsi precedere dal principio di responsabilità, per dimostrare di avere il fegato di pretendere sul serio il rispetto dei diritti dei lavoratori, degli “operai dell’informazione”, come sono stati definiti i giornalisti (professionisti e pubblicisti) da Daniela Spadaro, giornalista del Mattino, candidata per il “Movimento Giornalisti per la professione” nella Lista Pubblicisti per il rinnovo del Consiglio regionale dell’Ordine.

Daniela, nelle lettere con cui ti stai presentando ai colleghi, rivendichi con forza il lavoro, il ruolo, la fatica quotidiana di chi fa il giornalista. Impegni e stati d’animo che cozzano con chi è “pubblicista benestante”. Chi sono e dove stanno questi “pubblicisti benestanti”?

"Ho definito così chi vive di un altro lavoro. Chi fa l’avvocato, chi fa il medico, chi fa il magistrato e ha in tasca il tesserino perché ha scritto i pezzi necessari o, magari, a volte anche no. Ho definito così chi non fa il giornalista tutti i giorni. È verissimo che la definizione di giornalista pubblicista nasce per distinguere la categoria dai professionisti, ovvero chi fa soltanto questo mestiere. Ma su più di ottomila iscritti all’elenco dei pubblicisti in Campania, io potrei giurare che almeno un terzo fa solo il giornalista tutti i giorni. Sono gli “operai” dell’informazione o, come si sfogava in materia proprio ieri una mia cara amica e collega, gli extracomunitari dell’informazione. Coloro che il giornale lo “fanno” davvero. Coloro che, a distanza di oltre mezzo secolo dalla legge sulla stampa, non hanno ancora la giusta equiparazione in considerazione del fatto che “giornalista” si “fa” e non si “è”.

Vero è che, al contrario dell’Ordine, le Associazioni della Stampa, sensibili al problema, non fanno più distinzione tra “professionisti” e “pubblicisti”, ma tra “professionali” e “collaboratori”, utilizzando come spartiacque l’attività giornalistica svolta in modo non saltuario (“professionali”) o saltuario (“collaboratori”). Ma neanche questo basta. Così come non basta sapere che, dopo una tradizione radicata di esclusione dall’Inpgi, oggi i giornalisti pubblicisti hanno diritto di “cittadinanza” all’Inpgi con un riconoscimento previdenziale che li riscatta da un annoso pregiudizio".

Andiamo più sul pratico. Tutti si lamentano dell’eccessivo numero di iscritti all’Albo dei pubblicisti e del fatto che buona parte di costoro esercita poco o nulla. È evidente che l’ingolfamento degli elenchi fa perdere valore all’attività e indebolisce quanti lavorano sul serio. Cosa proponete, tu e il tuo movimento, per invertire la tendenza?

"Quanto al numero degli iscritti all’Albo, la maglia nera è indubbiamente della Campania. Ho avuto modo di constatare in queste settimane, ma ne ero comunque già certa, che nel novero degli iscritti ci sono centinaia di pubblicisti che hanno preso il tesserino chiedendo il “favore” a qualcuno. O magari, pagando. Ci sono pubblicisti che non esercitano più o che non l’hanno mai fatto. Ci sono pubblicisti diventati tali solo per far da bacino di voti ogni tre anni. Io credo che questo sia un danno e nessuno mi venga a dire che, comunque, il bollino che pagano ogni anno fa “cassa”. Perché la priorità è il valore, la dignità. Io credo, ma il Movimento Giornalisti per la Professione lo propone da tempo, che vada avviata una seria revisione dell’Albo. Un’azione ispettiva".

Tu scrivi prevalentemente per la carta stampata e, dunque, sei “parte in causa” rispetto alle scelte del tuo editore. Di recente, la FIEG ha proposto di tassare Internet per finanziare l’editoria in crisi. Eppure, la carta stampata può contare su finanziamenti statali abbastanza sostenuti. Un privilegio che alle testate ondine non è concesso, nonostante facciano informazione libera, indipendente e di sicuro innovativa, offrendo spazi e opportunità che la carta stampata non ha mai concesso. Se dovessi schierarti, come ti schiereresti?

"Chi fa il giornalista per una testata online, e lo fa sul serio, non va ghettizzato rispetto ad un collega della carta stampata. Io non devo schierarmi, sono già schierata. Dalla parte di chi lavora seriamente e, a tal proposito, una tassa su Internet farebbe ridere i polli".

Uno dei punti su cui intendi impegnarti è quello di impedire situazioni di sfruttamento e prevedere agevolazioni economiche per i precari. Spiegaci meglio

"Le proposte del Movimento Giornalisti per la Professione sono note: corsi di aggiornamento – gratuiti ed a cura dell’Ordine – per i giornalisti disoccupati o inoccupati. Una seria, costante, vigilanza sull’accesso alla professione. Impegno per l’applicazione della legge 150/2000. Agevolazioni per i giornalisti precari o disoccupati riguardo la quota annua di iscrizione all’Ordine, per la parte di competenza dell’Ordine regionale. A parte il nodo cruciale della 150, le altre proposte sono solo piccoli tasselli, è vero. Ma rispetto alla situazione in cui siamo, sono fondamentali. Inoltre, ritengo interessantissima la proposta che il Ministro Giorgia Meloni ha lanciato nella sede dell’Ordine Nazionale: un «bollino blu», una certificazione di qualità per quelle testate che rispettano il lavoro dei giornalisti. Un gruppo di parlamentari ha, in proposito, assunto l’impegno di mettere a punto una proposta di legge che ponga come condizione «sine qua non» per l’elargizione di contributi all’editoria, il rispetto del lavoro dei giornalisti".

Hai ancora un attimo di spazio per un ultimo appello al voto rivolto ai colleghi.

"Lo dico ai giornalisti, ai pubblicisti che i giornalisti sono sul serio: scegliete chi vi assomiglia. Ma se così non dovesse essere, io dovevo provarci. Per mille motivi: mai una donna ha rappresentato i pubblicisti in Campania e soprattutto mai lo ha fatto una precaria, come la maggior parte di voi. Il voto è e deve essere libero. Quindi, anche se deciderete di non votare per me, quando domenica 23 maggio andrete a votare (dalle 10 alle 18, Mostra d’Oltremare di Napoli, padiglione America Latina, ingresso da via Marconi), non consentite a nessuno di placcarvi, strattonarvi, blandirvi, convincervi, intimidirvi. Non siamo pecore. Siamo uomini, donne, persone, siamo GIORNALISTI. Quindi, votate per chi volete, scrivete il nome che credete anche se non sarà il mio, ma fatelo con libertà. E con dignità".

Chi è, giornalisticamente, Daniela Spadaro:
Tesserino dell’Ordine conseguito nel 2001, dopo due anni di collaborazione con l’allora settimanale, oggi quotidiano, Metropolis, e con Il Roma. Un anno dopo comincia con Il Mattino con il quale lavora ancora oggi. Nel frattempo, collabora per circa un anno con ilmediano.it, entra a far parte di una società editoriale e di comunicazione, Il Cittadino, ed è addetto stampa del Comune di Pollena Trocchia da novembre 2008 ad ottobre 2009. È vice presidente della commissione Pari Opportunità del Comune di Sant’Anastasia.



Autore: Luigi Pone

giovedì 20 maggio 2010

A PROPOSITO DI RISANAMENTO DEI CONTI DELL'ORDINE REGIONALE DEI GIORNALISTI. LA NOTA A VERBALE DI ERMANNO CORSI

Il risanamento dei conti dell'Ordine regionale, nei confronti dell'Ordine nazionale, è cominciato molti anni fa, almeno una decina.
Vice presidente nazionale era Mimmo Falco e Vice presidente in Campania Mimmo Castellano. Insieme, con la partecipazione dei due tesorieri (Attilio Raimondi per il nazionale, Franco Landolfo per il regionale), sottoscrivemmo un piano triennale di rientro pienamente rispettato e di cui l'Ordine nazionale ha sempre, formalmente, dato atto.
Per completare e concludere il percorso, l'Ordine nazionale predispose la delibera che avrebbe premiato l'Ordine della Campania con la cancellazione di 120 milioni dal bilancio nazionale: un provvedimento decisivo, quindi, per il definitivo risanamento dell'Ordine regionale. Rimaneva perciò solo la formale approvazione della delibera.
Ebbene, tutte le volte che questa importante delibera veniva messa in votazione, Lucarelli faceva mancare irresponsabilmente il numero legale per cui non si poteva completare il risanamento. Il primo atto del Consiglio insediatosi tre anni fa, è stato invece proprio l'approvazione di questa delibera. Inoltre allo scopo di accelerare il recupero delle morosità, l'Ordine nazionale ha fatto intervenire lo studio legale Serao, sostenendone la spesa, in modo da sollecitare più "persuasivamente" gli iscritti non in regola.
Tutto il lavoro di risanamento si deve, in larga parte, all'impegno dei Tesorieri regionali precedenti (da Franco landolfo a Umberto Nardacchione). Il dott. Gennaro Corcione, consulente per il bilancio, ne dà sempre atto. L'unico che si comporta da capzioso "smemorato", è proprio Lucarelli che negli anni passati, in questa come in altre vicende, ha tenuto un comportamento che contrasta oggettivamente con il rispetto che si deve ad un'istituzione delicata e essenziale com'è quella dell'Ordine dei Giornalisti.

Ermanno Corsi

LE DIMISSIONI DI ERMANNO CORSI DAL CONSIGLIO REGIONALE DELL'ORDINE GIORNALISTI

Riportiamo la dichiarazione di Ermanno Corsi, Consigliere per sei anni e Presidente per diciotto, dell'Ordine dei Giornalisti della Campania.
"Una serie di abusi, inadempienze e violazioni della Legge Professionale, ora al vaglio, su mia richiesta, del Ministero della Giustizia e della Procura della Repubblica, mi inducono a presentare le dimissioni dal Consiglio Regionale dell'Ordine le cui riunioni, regolarmente programmate da tempo, sono state speciosamente annullate. Di fronte ad un Consiglio in fuga, che si sottrae irresponsabilmente ai propri doveri istituzionali, non resta che prendere le distanze con la presentazione, appunto, delle dimissioni"

Napoli, 11 Maggio 2010

Ermanno Corsi

martedì 11 maggio 2010

Le proposte. Assemblea pubblica martedì 18 maggio.

Corsi di aggiornamento – gratuiti ed a cura dell’Ordine – per i giornalisti disoccupati o inoccupati. Una seria, costante, vigilanza sull’accesso alla professione. Impegno per l’applicazione della legge 150/2000. Agevolazioni per i giornalisti precari o disoccupati riguardo la quota annua di iscrizione all’Ordine, per la parte di competenza dell’Ordine regionale. Sono solo alcuni dei punti del programma con il quale il Movimento Giornalisti per la Professione si presenta, con le sue liste di professionisti e pubblicisti, alle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine fissate per domenica 23 maggio. Di questi e di altri temi “caldi” relativi allo stato della professione si parlerà nell’assemblea pubblica programmata per le 11 di martedì 18 maggio all’Hotel Alabardieri. I colleghi sono invitati a partecipare.

Max Calenda

venerdì 7 maggio 2010

Assemblea della lista

Lunedì 10 maggio 2010, alle ore 13.00, presso l'Assostampa, a via Cappella vecchia, 1° piano, riunione e assemblea della Lista Giornalisti per la Professione. Sono invitati tutti i colleghi, per un primo momento di confronto sullo stato dell'Ordine. Grazie a voi tutti. Max Calenda

mercoledì 5 maggio 2010

Le nostre liste

Eccoci. Liste nuove, per i professionisti ed i pubblicisti. Colleghi di grande esperienza. Un gruppo collaudato, al servizio dei giornalisti e di quanti credono nel nostro Mestiere. Per una Riforma vera dell'Ordine e dell'accesso alla Professione, per una quota regionale in proporzione al reddito, per creare un filtro di accesso al mondo del giornalismo e ai tanti praticantati d'ufficio segno di un malessere di un mercato malato.
Insieme per vincere. Con Voi Tutti.
Max Calenda

ELEZIONI ORDINE GIORNALISTI CAMPANIA - I NOSTRI CANDIDATI

ELEZIONI ORDINE GIORNALISTI DELLA CAMPANIA
DOMENICA 23 MAGGIO 2010
CANDIDATI PROFESSIONISTI
CONSIGLIO REGIONALE
1)Roberto AIELLO
2)Cristiana BARONE
3)Marcello CURZIO
4)Vittorio DELL'UVA
5)Nino FEMIANI
CONSIGLIO NAZIONALE
1)Armando BORRIELLO
2)Luigi CARAMIELLO
3)Francesco MAROLDA
4)Nicola NIGRO
REVISORI DEI CONTI
1)Pino CALO'
2)Remo D'ACIERNO
=======================================
CANDIDATI PUBBLICISTI


CONSIGLIO REGIONALE
1) Daniela SPADARO
2) Basilio PUOTI
3) Bartolo SCANDIZZO

CONSIGLIO NAZIONALE

1)Maria TANGREDI
2)Raffaele BRUNO
3)Vincenzo DI MICCO
4)Michele FAIELLA
5)Giuseppe LEMBO
6)Ciro MARRA
7)Francesco TASSIELLO
8)Ernesto UMMARINO
9)Alessandro SANSONI


REVISORE DEI CONTI
1)Teresa MEO

martedì 4 maggio 2010

CARI COLLEGHI, CI PRESENTIAMO A VOI CON LISTE RINNOVATE

Cari colleghi,
ci presentiamo a voi dopo tre anni, con liste rinnovate e l’obiettivo primario di stare accanto a chi ha ancora passione, a chi ha ancora ideali, a chi crede ancora che il giornalismo possa dare tanto alla democrazia. Abbiamo scommesso, credendoci profondamente, su un rinnovamento generazionale, anche d’intesa con Ermanno Corsi cui siamo grati per il lavoro svolto. Ora vi chiediamo tutto il sostegno possibile, per noi, per voi: la nostra è una battaglia di Libertà. Una battaglia non solo professionale, ma sindacale perché l’Ordine dovrebbe essere garante della nostra libertà. Invece, nel corso degli ultimi tre anni, fuori da ogni formalismo, è stato palese il distacco tra i giornalisti, le redazioni, gli operatori della comunicazione e chi avrebbe dovuto tutelarci. Nei momenti difficili, quando alcuni, molti, colleghi si sono ritrovati al centro di un turbinio di accuse, considerati come l’unico nemico da abbattere da parte delle istituzioni o di altre gerarchie, la risposta dell’Ordine si è limitata al silenzio. O al massimo ad un timido balbettio. Ebbene, è giunto il momento di cambiare. Nella nostra squadra ci sono giornalisti professionisti e giornalisti pubblicisti. Ma soprattutto Giornalisti. Vi chiediamo di contribuire alla nostra battaglia che – naturalmente – non finirà qui. Sarà un percorso lungo che faremo insieme a voi, accanto a voi. Per ridare dignità a questa professione.
Massimo Calenda

DOMENICA 23 MAGGIO ELEZIONI ORDINE GIORNALISTI DELLA CAMPANIA

Il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Campania ha stabilito le date delle elezioni per il rinnovo delle cariche. Domenica 23 maggio (il 30 maggio eventuali ballottaggi) Professionisti e Pubblicisti voteranno alla Mostra d'Oltremare (Padiglione America Latina, ingresso viale Marconi) dalle 10 alle 18 per eleggere i Consiglieri regionali, i Revisori dei conti e i Consiglieri nazionali.
Può votare solo chi è in regola con le quote. Il pagamento delle quote è consentito anche domenica 23 maggio.