giovedì 20 maggio 2010

A PROPOSITO DI RISANAMENTO DEI CONTI DELL'ORDINE REGIONALE DEI GIORNALISTI. LA NOTA A VERBALE DI ERMANNO CORSI

Il risanamento dei conti dell'Ordine regionale, nei confronti dell'Ordine nazionale, è cominciato molti anni fa, almeno una decina.
Vice presidente nazionale era Mimmo Falco e Vice presidente in Campania Mimmo Castellano. Insieme, con la partecipazione dei due tesorieri (Attilio Raimondi per il nazionale, Franco Landolfo per il regionale), sottoscrivemmo un piano triennale di rientro pienamente rispettato e di cui l'Ordine nazionale ha sempre, formalmente, dato atto.
Per completare e concludere il percorso, l'Ordine nazionale predispose la delibera che avrebbe premiato l'Ordine della Campania con la cancellazione di 120 milioni dal bilancio nazionale: un provvedimento decisivo, quindi, per il definitivo risanamento dell'Ordine regionale. Rimaneva perciò solo la formale approvazione della delibera.
Ebbene, tutte le volte che questa importante delibera veniva messa in votazione, Lucarelli faceva mancare irresponsabilmente il numero legale per cui non si poteva completare il risanamento. Il primo atto del Consiglio insediatosi tre anni fa, è stato invece proprio l'approvazione di questa delibera. Inoltre allo scopo di accelerare il recupero delle morosità, l'Ordine nazionale ha fatto intervenire lo studio legale Serao, sostenendone la spesa, in modo da sollecitare più "persuasivamente" gli iscritti non in regola.
Tutto il lavoro di risanamento si deve, in larga parte, all'impegno dei Tesorieri regionali precedenti (da Franco landolfo a Umberto Nardacchione). Il dott. Gennaro Corcione, consulente per il bilancio, ne dà sempre atto. L'unico che si comporta da capzioso "smemorato", è proprio Lucarelli che negli anni passati, in questa come in altre vicende, ha tenuto un comportamento che contrasta oggettivamente con il rispetto che si deve ad un'istituzione delicata e essenziale com'è quella dell'Ordine dei Giornalisti.

Ermanno Corsi

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