giovedì 30 giugno 2011

Da Lucarelli speculazioni sui veri disoccupati Campani

Il sempre silente presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti, Ottavio Lucarelli, in una improvvida dichiarazione, a fini elettorali interni, critica l’intesa raggiunta tra l’Assostampa napoletana e l’assessore regionale al Lavoro Nappi su un programma a favore dell’assunzione e la stabilizzazione dei colleghi nelle redazioni.
Accordo sottoscritto da tutte le parti sociali della Campania nessuna esclusa. E questo pure vorrà dire qualcosa
Un intervento - a gamba tesa - che nasconde tutto il nervosismo del Presidente dell’Ordine regionale, che vede il Sindacato essere fattivamente a fianco dei colleghi a fronte di un organismo – l’Ordine – che risulta sempre più avulso e scarsamente utile. Salvando l’impegno di pochi.
Alla assemblea dell’Alabardieri, per chi vi ha partecipato, c’è stato un utile confronto e un dibattito su quanto si è fatto è ancora c’è da fare.
A questa riunione c’erano prestigiosi rappresentanti dell’Ordine, con i quali Lucarelli avrebbe fatto bene a confrontarsi. Ma non è questo il suo costume, evidentemente.
Si apre quindi una questione di politica sindacale forte in Campania, tra chi lavora per rendere ottimali i percorsi professionali dei colleghi e chi invece punta al facile populismo. Nella logica del tanto peggio tanto meglio.
Solo che il gioco è troppo letto. I colleghi sanzioneranno con il voto questi finti rivoluzionari di professione che giocano con le speranze e i sogni dei disoccupati.
Quelli veri però.
Quanto alle proteste di uno sparuto gruppetto di autonominatesi precari, molto simile alle liste dei disoccupati che girano indisturbati per la Città di Napoli, ricordiamo che la rappresentanza è un esercizio quotidiano che va fatto nei luoghi di lavoro e nelle urne.
Il resto è solo fuffa.
Massimo Calenda, consigliere nazionale Fnsi

1 commento:

Anonimo ha detto...

CALENDA: PIENO E TOTALE IMPEGNO CONTRO IL PRECARIATO



1 luglio - Sono pienamente d'accordo sulla necessità della FNSI e delle Assostampa territoriali di lavorare nella direzione di non rompere mai il rapporto tra movimenti e sindacato. Direi che e' l'abc dell'impegno sindacale. Tuttavia credo che l'onestà intellettuale e la correttezza siano alla base di ogni relazione soprattutto all'interno di un democratico dibattito sindacale, anche quando questo diventa aspro. NO, senza se e senza ma, alla chiusura, ma sicuramente SI al rispetto reciproco e delle regole. Il comportamento dei movimenti, così come quello della FNSI e delle Assostampa deve avere come unico limite il perimetro del rispetto dei singoli e delle regole. Se le regole non ci sono allora ce le dobbiamo dare. Che il precariato sia la piaga del nostro tempo non c'e' nessuno che possa arrogarsi il diritto di insegnarlo a qualcuno. I colleghi Ferri, Manunza, Vescovi e Formichella si dissociano dalle mie dichiarazioni e fanno la loro rispettabile scelta. A loro, però, l'invito a mettere il naso a fondo e non con superficialità - piu' vicina alla politica sindacale che non al sindacato - di alcuni colleghi precari. Se lo facessero probabilmente si dissocerebbero anche da quello. Da parte mia, in linea con la Fnsi e l'Assostampa Campania che lavorano ad includendum, pieno e totale sostegno alle politiche di contrasto al precariato. Massimo Calenda, consigliere nazionale FNSI