giovedì 2 ottobre 2008

SI E' SVOLTO IERI SERA IL CONVEGNO "IL GIORNALISTA PUBBLICISTA:QUALE FUTURO?"


In vista delle elezioni di un componente pubblicista all'Ordine dei giornalisti della Campania, e all'Associazione Napoletana della Stampa, in sostituzione del defunto vicepresidente regionale dell'Ordine dei Giornalisti Domenico Castellano, in programma domenica 5 Ottobre (che vede come candidati Domenico Falco per l'ordine e Gennaro Guida per l'Assostampa), ieri sera, nella Sala Giordano del Santuario Maria SS.ma del Buon Consiglio a Torre del Greco, si è svolto il convegno “Il giornalista pubblicista: quale futuro?” promosso dal Movimento “Giornalisti per la professione”. All’incontro, moderato da Francesco Manca - coordinatore della provincia di Napoli del "Movimento Giornalisti per la Porfessione "gruppo pubblicisti"- che ha costituito l’occasione per fare il punto sulle attività del Movimento e più in generale della professione, sono intervenuti Antonio d’Errico, del coordinamento “Giornalisti per la Professione”; Domenico Falco, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti – Movimento “Alternativa Sindacale";Vincenzo Colimoro, presidente dell’Associazione Stampa Napoletana ed Ermanno Corsi, consigliere dell’Ordine Regionale della Campania. L’occasione è stata ghiotta per parlare del panorama editoriale campano, che “nell'ambito di uno scenario nazionale che presenta elementi di grave squilibrio e instabilità, appare ancor più compromesso” della frammentarietà delle iniziative, aggravata dagli effetti della crisi economica che attanaglia il settore, che rende non più rimandabile l'esigenza dell'apertura di una grande vertenza regionale sull'editoria e sull'informazione e sulla cultura, che coinvolga oltre alle istituzioni della categoria (Ordine, Assostampa, Inpgi, Casagit, Ussi, Unione Cronisti, Unione Pensionati e Gus), le istituzioni politiche regionali e gli esponenti dell'imprenditoria, della formazione, del mondo accademico e di tutte le categorie produttive.Del pronunciato ostruzionismo che le istituzioni pubbliche locali e molte delle istituzioni private denotano nell'applicazione di una legge dello Stato, la 150 del 2000, che le obbligherebbe a trasferire la contribuzione previdenziale all'Inpgi, pur in mancanza di applicazione del contratto nazionale di lavoro giornalistico per la ostinata posizione negativa dell'Aran. Insomma, è stata tanta la carne sul fuoco, a cui si è andata ad aggiungere, come detto, la prospettiva della elezione del 5 ottobre, vista come un’occasione per risollevare la condizione del giornalista, pubblicista e professionista, in Campania, alla luce anche dell'accordo siglato tra le due componenti "Giornalisiti per la professione" ed "Alternativa sindacale" per un percorso unitario ai fini della risoluzione dei problemi della categoria e sostenendo unitariamente, le candidature dei giornalisti Domenico Falco e Gennaro Guida.
Articolo pubblicato sul quotidiano on-line Capitoloprimo


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